Possono aprire partita IVA nel regime dei minimi tutti i giovani che non hanno ancora compiuto i 35 anni di età che decidono di aprire una loro attività. Affinché sia possibile usufruire del regime dei minimi però è necessario che l’attività:
- non preveda una spesa superiore ai 15.000 € per l’acquisto dei beni e dei materiali necessari all’avvio dell’attività
- non preveda dipendenti né collaboratori
- comporti un incasso annuo minore ai 30.000 €
La normativa che regola il regime dei minimi è cambiata dall’anno passato ed è quindi necessario sottolineare che non tutti coloro che rientravano in questo regime possono continuare a beneficiarne. Possono continuare a beneficiare del regime dei minimi tutti coloro che non hanno ancora compiuto 35 anni di età e che hanno dato il via alla loro attività dopo il 2008. Tutte le altre persone sono invece costrette a passare ad una altra tipologia di partita IVA.
Perché decidere di aderire a questo regime dei minimi? La spiegazione è molto semplice. Il regime dei minimi è un regime che permette a tutti coloro che iniziano un’attività di non essere soggetti ad alcun tipo di studio di settore, di non essere soggetti all’IVA e di pagare semplicemente una tassazione pari al 5%. Si tratta insomma di un regime davvero ideale per tutti i giovani professionisti che vogliono poter avere una solida base di partenza per il loro futuro.
Attenzione però, il regime dei minimi non è un regime di cui si possa usufruire a tempo indeterminato. La normativa afferma che il tempo massimo in cui è possibile rimanere nel regime dei minimi è di 5 anni. Se durante questo arco di tempo però il libero professionista non ha ancora compiuto 35 anni è possibile allungare la durata fino appunto al compimento del suo 35esimo anno di età.
Si tratta di una normativa cambiata da poco, ci sono quindi ancora alcuni punti oscuri che devono essere messi in luce nel modo adeguato.